Brutale by A. Coppola
autore:A. Coppola
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
Tags: Horror
editore: Independently published
pubblicato: 2024-03-01T22:00:00+00:00
Capitolo 26
Sono tutta bagnata, seduta sulle mattonelle fredde della spa, a guardare Rigo mentre si riveste con nonchalance.
Rimango a fissarlo per un tempo che mi pare unâeternità , finché non si volta, afferrando la maschera e la giacca, puntando lo sguardo sul mio corpo ancora nudo.
«Vieni qui, O, e indossa questa» dice in tono pacato, allungando un braccio per porgermi la sua giacca elegante.
Lo guardo con attenzione, poi mi giro un secondo, i miei occhi si soffermano sulla T-shirt che prima avevo addosso, ormai zuppa a terra, infine riporto lo sguardo su di lui e mi isso per raggiungerlo.
«Gracias» mormoro, afferrando la giacca per coprire la mia nudità .
Mi sento confusa e in imbarazzo per quello che è appena accaduto tra noi, vorrei darmi una botta in testa per la situazione che si è creata.
Non so cosa pensare, né cosa fare al momento; mi estraneo un istante per ammirare la stanza gigante con la piscina ad acqua riscaldata, la sauna, il bagno turco, dove il profumo delle erbe, abbinato al beneficio del calore, mi inebria i sensi.
Sospiro e mi metto a braccia conserte.
«Cosa ti frulla in testa?», domanda, avvicinandosi a me e riportandomi alla realtà .
Volto il capo e lui mi afferra il mento, lascia scorrere con lentezza le dita tatuate sul mio viso, leccandosi le labbra per mostrarmi il piercing.
Il mio cuore fa più di una capriola nel petto. «Niente.»
«Stai facendo la bambina capricciosa dal nulla, O, e questa cosa non mi piace.»
Inspiro bruscamente dalle narici. «Lasciami in pace.»
«Non ti lascio in pace, non dopo che hai fatto lâamore con me.» La sua voce pare una deflagrazione pronta a squarciare il cielo, tanto potente e intensa da entrarmi nelle viscere.
Mando giù il groppo che ho in gola, ammorbidendomi un pochino.
«Sono solo frustrata» ammetto.
I suoi splendidi occhi azzurri nei miei.
«Dovrei essere arrabbiata con te, dovrei odiarti per quello che mi stai facendo passare, perché mi hai mentito, non mi hai dato la possibilità di vedere Ben e Michaelâ¦Â»
«E invece?», mi interrompe Rigo. «Arriva al sodo, princesa.»
«Invece non riesco a farlo per davvero, non riesco a odiarti come dovrei. à ingiusto!»
«à giustissimo» controbatte. «Sei di mia proprietà e non dovresti fare nientâaltro che amarmi.»
La sua voce è sensuale adesso, si avvicina ancora di più per posarmi un tenero bacio sulle labbra. «Adesso andiamo.»
Sbuffo, abbassando il capo, e avanzo in direzione della porta, pronta a dirigermi da sola nelle prigioni al piano di sopra.
«Mi spiace rovinarti i piani, princesa, ma stanotte non dormirai lassù. Verrai con me, nei miei alloggi.»
La sua affermazione mi sorprende, lasciandomi ammutolita.
Rigo mi posa una mano dietro la schiena e insieme usciamo dalla spa, i miei piedi nudi bagnati che si incollano al pavimento. Con calma ci dirigiamo nellâatrio, attraversiamo il foyer e incontriamo Magda con dei piatti tipici messicani tra le mani.
Si ferma di colpo, aprendo la bocca per parlare. «Signorino Rigo.» I suoi occhi si spostano su di me e inarca un sopracciglio. «Odette.»
Faccio un sorrisetto, scostandomi dei capelli umidi e appiccicati sulla mia faccia.
«Magda, per favore, porta una cena per due nei miei alloggi fra circa mezzâora.
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